La figura dell´osteopata nei processi di cura: condividere idee per creare un modello comune
29-04-2018 20:50 - News Generiche
Si sente spesso parlare di unione della comunità di pratica osteopatica italiana. Da dove partire? Sappiamo tutti che incontri della comunità, quali ad esempio i Congressi, favoriscono questo processo partendo da discussioni costruttive tra tutti i partecipanti. In questo momento storico, caratterizzato da un gran fermento per la recente individuazione dell´osteopata come nuova figura sanitaria in Italia, è necessaria una riflessione sul ruolo distintivo della figura professionale dell´osteopata all´interno dei processi di cura.
Proprio in questi giorni il ROI ha presentato le "core competence" della professione osteopatica, ossia le competenze caratterizzanti la professione di osteopata in Italia. È un passo importante dopo l´approvazione, lo scorso 22 dicembre, del Ddl Lorenzin che identifica la professione sanitaria di osteopatia. A tal proposito è stato quindi progettato, presentato e condiviso un documento che individua le funzioni e le attività che caratterizzano la professione di osteopata. Perché sì, l´osteopatia è una terapia manuale con carattere distintivo e non può essere classificata come un insieme di test e tecniche che possono essere insegnate anche ad altri professionisti.
"I congressi sono un´occasione importante per far crescere la comunità di pratica osteopatica", spiega l´osteopata Christian Lunghi, che ha voluto riportare la recente esperienza fatta al Congresso annuale internazionale organizzato dalla Osteopathie Schule Deutschland.
«Erano presenti molti pionieri dell´Osteopatia - racconta Lunghi, che ad aprile terrà a Roma il primo corso sul Ragionamento Clinico Osteopatico - ed è stato interessante sentire la loro esperienza nell´apprendimento e nella contestualizzazione oggi degli insegnamenti di Still tramandati loro dai figli, dai nipoti, dagli allievi diretti del vecchio dottore. È stato interessante ascoltare la descrizione del concetto di osteopatia tradizionale e delle sue applicazioni oggi, dalla voce di osteopati come Edward G. Stiles o Jason Haxton e tanti altri. I congressi sono sempre una fonte di riflessione su temi centrali nella pratica osteopatica, oltre che una possibilità di incontro con i colleghi più esperti da cui apprendere, con cui condividere esperienze, e crescere, come ha ribadito nella presentazione Cristian Ciranna-Raab. A Berlino la scena ha visto i molti maestri che hanno fatto crescere l´osteopatia dalla seconda metà del ´900 ad oggi, affiancati da giovani osteopati appassionati per discutere assieme di ´Filosofia e modelli osteopatici: dalla teoria alla pratica»